P08 -PE- Somministrazione all’interno di Pubblici Esercizi (bar, ristoranti) – rev. 3 del ________

Servizio attivo

La somministrazione negli esercizi pubblici consiste nel vendere alimenti e bevande per il consumo sul posto. La vendita avviene all’interno dei locali dell’esercizio o in un’area attrezzata e aperta al pubblico.


A chi è rivolto

Alle imprese / società che intendono avviare un pubblico esercizio

Descrizione

Le attività di somministrazione di alimenti e bevande possono avere una o più delle seguenti denominazioni (Deliberazione della Giunta regionale 23/01/2008, n. 8/6495):

  • ristorante, trattoria, osteria con cucina e simili: esercizi che somministrano pasti preparati in un’apposita cucina. Hanno un menù con una vasta varietà di piatti e sono dotati di servizio al tavolo
  • esercizi con cucina tipica lombarda: ristoranti, trattorie, osterie che somministrano alimenti e bevande tipici della tradizione locale o regionale
  • tavole calde, self-service, fast food e simili: esercizi che somministrano pasti preparati in un’apposita cucina, ma privi di servizio al tavolo
  • pizzerie e simili: esercizi della ristorazione, con servizio al tavolo, che preparano e somministrano la «pizza»
  • bar gastronomici e simili: esercizi che somministrano alimenti e bevande, compresi i prodotti di gastronomia preconfezionati o precotti usati a freddo. L’esercente deve assemblare, riscaldare e farcire questi prodotti ed effettuare tutte quelle operazioni che non equivalgono né alla produzione né alla cottura
  • bar-caffè e simili: esercizi che somministrano bevande, comprese quelle alcoliche di qualsiasi gradazione, dolciumi e spuntini
  • bar pasticceria, bar gelateria, cremeria, creperia e simili: bar-caffè che somministrano prodotti di pasticceria, gelateria e dolciari
  • wine bar, birrerie, pub, enoteche, caffetterie, sala da the e simili: esercizi che somministrano specifiche tipologie di bevande eventualmente accompagnate da spuntini, pasti e/o piccoli servizi di cucina
  • disco-bar, piano bar, american-bar, locali serali e simili: esercizi che somministrano alimenti e bevande e svolgono servizi di intrattenimento
  • discoteche, sale da ballo, locali notturni: esercizi che somministrano alimenti e bevande e svolgono prevalentemente attività di trattenimento
  • stabilimenti balneari ed impianti sportivi con somministrazione: esercizi che somministrano alimenti e bevande e svolgono prevalentemente attività di svago.

 

Come fare

Per aprire o modificare  un’attività di somministrazione di alimenti e bevande all’interno di un Pubblico Esercizio occorre accedere al portale impresainungiorno

 

Cosa serve

Si accede attraverso il seguente link: http://www.impresainungiorno.gov.it/web/milano/comune/t/I700 come utente registrato, seguendo la procedura di autenticazione richiesta dal sistema

  • Selezionare il settore di attività: Strutture ricettive e ristorazione > Ristorazione e Somministrazione di alimenti e bevande > Esercizio di somministrazione di alimenti e bevande in zone NON tutelate
  • Selezionare la scelta desiderata e poi cliccare il tasto “conferma”

Ulteriore documentazione da allegare (da utilizzarsi in caso di inoltro successivo alla SCIA):

Modello per comunicazione denominazione di attività di somministrazione (mod. 6-SU-64)

Dichiarazione sostitutiva di atto notorio sulla sorvegliabilità dei locali di pubblico esercizio (mod. 6-SU-67)

Dichiarazione sostitutiva di atto notorio per impatto acustico (mod. 6-SU-65)

Modello comunicazione orario di esercizio (mod. 6-SU-24)

Documentazione collegata: TABELLA DEI GIOCHI PROIBITI

Cosa si ottiene

La dichiarazione SCIA dell’imprenditore sostituisce le autorizzazioni, licenze o domande d’iscrizioni non sottoposte a valutazioni discrezionali o al rispetto di norme di programmazione e pianificazione, così come di vincoli ambientali, paesaggistici, culturali, ecc. Ricorrendo tali presupposti, alle imprese é sufficiente presentare il relativo modello SCIA, correttamente compilato e completo in ogni sua parte per avviare la propria attività.

Tempi e scadenze

Ai sensi dell’articolo 19 della Legge 07/09/1990, n. 241, l’Amministrazione competente, in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti, nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della SCIA, adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell’attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi di essa, salvo che, ove ciò sia possibile, l’interessato provveda a conformare alla normativa vigente detta attività ed i suoi effetti entro un termine fissato dall’Amministrazione, in ogni caso non inferiore a trenta giorni. Qualora ciò non sia possibile, vietare la prosecuzione dell’attività e sanzionare, se necessario, l’imprenditore che si fosse reso responsabile delle dichiarazioni sostitutive di certificazione e dell’atto di notorietà false o mendaci.

L’Amministrazione, ferma restando l’applicazione delle sanzioni penali, nonché di quelle di cui al Capo VI del Decreto del Presidente della Repubblica 28/12/2000, n. 445, può sempre e in ogni tempo adottare i provvedimenti di cui sopra.

Quanto costa

Con nota prot. 99145 del 27/05/2024 ATS Milano Città Metropolitana ha comunicato che la tariffa relativa ai procedimenti da presentarsi mediante SCIA riferite a imprese alimentari (ristoranti, pizzerie, mense, bar, depositi alimenti, laboratori, attività di vicinato, commercio di fitosanitari, ecc.) è di € 20,00 e non € 22,40 come indicato nella precedente nota prot. n. 61641 del 29/3/2024.

Si conferma che il versamento delle tariffe dovrà essere effettuato con modalità elettronica attraverso il portatale PagoPa di ATS Città Metropolitana di Milano, raggiungibile al seguente link:

https://www.ats-milano.it/ats/carta-servizi/guida-servizi/lavoro/scia-segnalazione-certificata-inizio-attivita/scia-attivita-produttive

L’attestazione del pagamento dovrà essere unita alla SCIA.

Sono escluse dal pagamento le SCIA relative a:

  • cessazione di attività
  • variazione della ragione sociale
  • variazione della sede legale
  • modifica dei soggetti titolari (preposto)

Vincoli

Occorre essere in possesso dei requisiti soggettivi (morali e professionali) previsti dall’art. 71 del Decreto Legislativo 26 marzo 2010, n. 59 e dalla Legge Regionale del 27 febbraio 2012, n.3.

È possibile nominare un delegato alla somministrazione anche se il richiedente è persona fisica.


Requisiti oggettivi:

I pubblici esercizi devono possedere la giusta destinazione urbanistica ed i requisiti tecnici ed igienico-sanitari previsti dalle norme di legge e regolamentari vigenti in materia.

I locali nei quali si svolge attività di somministrazione di alimenti e bevande devono possedere i requisiti di sorvegliabilità stabiliti con D.M. 17 dicembre 1992 n. 564.

In caso di subingresso: esistenza di un valido contratto di trasferimento dell’azienda commerciale (in proprietà o in gestione). Il contratto può avere la forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata (da notaio).

Accedi al servizio

portale www.impresainungiorno.gov.it

SUAP - Sportello Unico Attività Produttive - Piazza Eroi n. 5

Per maggiori informazione occorre prenotare un appuntamento.

Documenti

Ulteriori informazioni

La SCIA ha validità immediata e sostituisce l’autorizzazione comunale.

Gli obblighi da rispettare nell’esercizio dell’attività di somministrazione sono:

  • esporre l’autorizzazione/SCIA
  • esporre il cartello orario
  • pubblicizzare i prezzi

L’obbligo di esposizione dei prezzi è assolto per quanto concerne:

  • le bevande, mediante esposizione, all’interno dell’esercizio, di apposita tabella;
  • gli alimenti, con le stesse modalità di cui al punto precedente, cui si aggiunge l’obbligo di esposizione del menù anche all’esterno dell’esercizio, o comunque leggibile dall’esterno.

Prezzi:
qualora, nell’ambito dell’esercizio, sia effettuato il servizio al tavolo, il listino dei prezzi deve essere posto a disposizione dei clienti prima dell’ordinazione e deve, inoltre, indicare l’eventuale componente del servizio. Le modalità di pubblicità dei prezzi prescelte dall’esercente debbono essere tali da rendere il prezzo chiaramente e facilmente comprensibile al pubblico, anche per quanto concerne somme aggiunte attribuibili al servizio. Inoltre il titolare dell’esercizio di somministrazione deve indicare in modo chiaro e ben visibile, mediante cartello o altro mezzo idoneo allo scopo, il prezzo dei prodotti destinati alla vendita per asporto, esposti nelle vetrine, sul banco di vendita o in altro luogo.

 

Condizioni di servizio

Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.

Contatti

Unità Organizzativa responsabile
Argomenti:

Ultimo aggiornamento: 05/03/2025, 15:02

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